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lunedì 7 aprile 2008

Megastore a Grancetta, il no di Maderloni

Pubblichiamo il testo integrale dell'itervista al nostro candidato Sindaco On. Claudio Maderloni pubblicata sul Corriere Adriatico del 4 aprile u.s.
Il candidato della Sinistra arcobaleno parte dall’urbanistica. “Le decisioni vanno condivise”
CHIARAVALLE - Claudio Maderloni, 54 anni, sposato con tre figli, è il candidato de la Sinistra l’Arcobaleno alla carica di sindaco. Parlamentare uscente di Sinistra democratica, risiede a Chiaravalle da 25 anni.
“Quella di allora era una città dal clima coinvolgente e vitale, in cui il ruolo dei partiti era straordinario nel favorire l’integrazione e la partecipazione dei cittadini. Ora vedo una Chiaravalle più triste. La nuova amministrazione dovrà saper riprendere la tradizione del passato”. Partecipazione. E’ questa la parola d’ordine della Sinistra l’Arcobaleno in questa campagna elettorale. “I cittadini devono poter dare il proprio contributo alle decisioni. Molti dei problemi della Giunta Montali derivano da un mancanza di comunicazione e ascolto. Le scelte vanno condivise”.
Ma è possibile governare una città senza scontentare nessuno?
“Dialogare non significa dire sempre di sì. Le decisioni le devono prendere gli amministratori, ma non è irrilevante il come si costruiscono quelle decisioni. Prendiamo il restyling della piazza davanti all’Abbazia: oggi nessuno contesta quei lavori perché a monte c’è stato un dialogo e un confronto preliminare con i cittadini”.
Quali sono le altre priorità in caso di vittoria?
“Il domani di Chiaravalle si costruisce attorno all’ambiente, alla qualità della vita, alla solidarietà, al risparmio energetico e al mantenimento di un livello alto di servizi. Quanto all’urbanistica, occorre bloccare qualsiasi iniziativa che preveda la realizzazione di nuovi mega centri commerciali. Al contrario va riqualificato il centro storico per trasformarlo in centro commerciale all’aperto, mentre per l’edilizia privata la priorità va data alla valorizzazione e al recupero dell’esistente. Nel territorio comunale c’è un numero pauroso di capannoni vuoti, come hanno recentemente mostrato i comitati cittadini. Bisogna ripartire da lì. E anche laddove è auspicabile un incremento della popolazione residente - penso alla frazione di Grancetta - va comunque evitato un ampliamento esagerato delle aree edificabili come proposto dall’amministrazione uscente”.
A proposito di riutilizzo dell’esistente, lei candida la Manifattura Tabacchi a sede della Fiera di Ancona. Perché?
“La nostra proposta è rivolta al recupero di un’area altrimenti destinata all’abbandono. Si eviterebbe il sacrificio dell’ennesima area verde, senza gravare sulla viabilità interna al comune grazie alla prossima apertura dell’uscita A14 alla Gabella”.
L’esaurimento della discarica pone seri problemi di bilancio al Comune. Dove pensate di reperire risorse?
“Molto può essere fatto con la riduzione dei consumi energetici, che per più del 50% sono costituiti da sprechi e usi inefficienti. Inoltre occorre un impegno maggiore a livello sovracomunale, dalla Provincia alla collaborazione con i Comuni vicini, gestendo in comune la Polizia municipale o altri servizi”.
Escludete interventi sulle imposte locali?
“Prima di tutto andranno visti i bilanci, i cittadini non vanno illusi. Di certo ci impegneremo per far sì che i cittadini non siano ulteriormente tartassati. Piuttosto, vanno trovati dei meccanismi per venire incontro a chi ha difficoltà ad arrivare non alla quarta, ma addirittura alla terza settimana. In alcuni comuni sono stati stretti degli accordi con i commercianti per la vendita a prezzo scontato di prodotti di prima necessità in giorni e ore prefissati”.
GABRIELE CARLETTI

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