"Bene farebbe – afferma il consigliere regionale di Sinistra Democratica, Massimo Binci, il Prefetto D'Onofrio a seguire le orme del Prefetto di Roma, che annuncia che non prenderà impronte ai bimbi Rom".
"Questi metodi annunciati dal Governo richiamano le misure naziste che hanno portato alla repressione su base etnica del popolo Rom".
L'Unione Europea intanto attende l'approvazione definitiva dei provvedimenti sulla sicurezza prima di esprimere un parere ufficiale sull'intera questione.
"Di certo – afferma Binci – in nessun paese dell'U.E. si è mai proceduto a schedature o rilievi di impronte digitali rivolte solo ad un determinato gruppo etnico. Si corre sempre più il rischio di avere uno stato di polizia piuttosto che uno stato di diritti."
"Questa misura – continua Binci – non solo mette in pericolo la tutela dei bambini, che non possono essere trattati come gli adulti, ma produce effetti altamente discriminatori perchè indirizzata solamente ai bimbi Rom, molti dei quali peraltro sono in possesso della cittadinanza italiana, quindi italiani a tutti gli effetti".
" Se questa misura andrà avanti, - conclude Binci - propongo una azione di disobbedienza lanciando un appello alla società civile: se verranno prese le impronte digitali ai bimbi Rom, le faremo rilevare anche ai nostri figli, perchè una tale iniziativa oltre a violare ogni convenzione ONU sui diritti dei bambini, è una odiosa discriminazione razziale.
Il consigliere regionale
S.D.
Massimo Binci
"Questi metodi annunciati dal Governo richiamano le misure naziste che hanno portato alla repressione su base etnica del popolo Rom".
L'Unione Europea intanto attende l'approvazione definitiva dei provvedimenti sulla sicurezza prima di esprimere un parere ufficiale sull'intera questione.
"Di certo – afferma Binci – in nessun paese dell'U.E. si è mai proceduto a schedature o rilievi di impronte digitali rivolte solo ad un determinato gruppo etnico. Si corre sempre più il rischio di avere uno stato di polizia piuttosto che uno stato di diritti."
"Questa misura – continua Binci – non solo mette in pericolo la tutela dei bambini, che non possono essere trattati come gli adulti, ma produce effetti altamente discriminatori perchè indirizzata solamente ai bimbi Rom, molti dei quali peraltro sono in possesso della cittadinanza italiana, quindi italiani a tutti gli effetti".
" Se questa misura andrà avanti, - conclude Binci - propongo una azione di disobbedienza lanciando un appello alla società civile: se verranno prese le impronte digitali ai bimbi Rom, le faremo rilevare anche ai nostri figli, perchè una tale iniziativa oltre a violare ogni convenzione ONU sui diritti dei bambini, è una odiosa discriminazione razziale.
Il consigliere regionale
S.D.
Massimo Binci
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