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martedì 30 settembre 2008
Satira: maneggiare con cura!
Solidairetà a
Mauro Biani
che con la sua
vignetta
sull'inserto dell'Unità ha terrorizzato la classe dirigentedel nostro amato Paese.
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Dieci idee da realizzare nei prossimi cinque anni
Partecipa al domani di Chiaravalle
dieci idee da realizzare nei prossimi cinque anni.
Il programma amministrativo con cui ci presentiamo alla cittadinanza, per costruire insieme la Chiaravalle di domani, può essere sintetizzato in dieci idee guida:
1. Una città partecipata.
Le problematiche che hanno caratterizzato la precedente amministrazione derivano essenzialmente da una mancanza di comunicazione ed ascolto da parte degli amministratori nei confronti della propria cittadinanza. Questo non dovrà ripetersi più! L’Ufficio relazioni con il Pubblico (URP); il difensore civico; l’utilizzo della multimedialità sia per informare che per ascoltare proposte e suggerimenti; la realizzazione di assemblee di quartiere; l’informazione preventiva sulle principali scelte di politica-amministrativa che coinvolgeranno la nostra comunità, sono alcuni degli strumenti che intendiamo adottare per rendere effettiva una politica di ascolto e collaborazione.
2. Una città solidale.
La principale ricchezza della nostra città è, a nostro avviso, rappresentata dall’alto numero di associazioni costituite da tanti chiaravallesi che prestano volontariamente e gratuitamente il loro tempo per aiutare gli altri, per fare sport, cultura, tempo libero. Politiche di integrazione, solidarietà e sicurezza devono basarsi sulla fattiva ed efficace collaborazione del variegato mondo del volontariato.
3. Una città a misura di bambino e di bambina.
La città che ha dato i natali a Maria Montessori deve basare il proprio tessuto educatico, l’ambiente urbano, gli spazi verdi, alle esigenze dei nostri figli. Sarà necessaria una politica di ascolto ed attenzione alle tante esigenze che vengono dal mondo della scuola, che deve diventare centro propulsivo di socialità e di legalità. Il ruolo dell’Amministrazione dovrà caratterizzarsi come capofila, promotore di iniziative interculturali, di integrazione nel rispetto delle differenze, di iniziative educative, nella valorizzazione delle diverse provenienze territoriali e regionali che compongono da tempo la nostra cittadinanza. Chiaravalle dovrà caratterizzarsi come “la Città dei bambini”: l’opera della nostra illustre concittadina dovrà rappresentare un’opportunità di progresso per la nostra comunità.
4. Una città più pulita ed ecologicamente compatibile.
Le recenti esternalizzazioni non hanno sicuramente migliorato il decoro e la pulizia delle nostre strade, così come non ci si è concentrati impegnando le risorse necessarie per una efficace e diffusa raccolta differenziata. Il nostro obbiettivo è di pervenire, entro i primi due anni, ad effettuare almeno il 50% di raccolta differenziata. L’Ente locale dovrà inoltre promuovere, accordi sia con le grosse catene di distribuzione che con tutta la rete diffusa di esercizi commerciali, l’abbattimento della produzione di rifiuto da imballaggi e l’incentivazione massima al riutilizzo dei recipienti ad uso alimentare e non solo. Dovrà essere inoltre rivista la convenzione con Ancona Ambiente per una più efficace pulizia delle nostre strade.
5. Una città più verde.
Dopo molti anni occorre ragionare nuovamente su un’ulteriore sviluppo degli spazi verdi e del verde attrezzato usufruibile dai nostri cittadini. Si dovrà inoltre portare a compimento il progetto, già approvato dall’attuale amministrazione, del percorso ciclabile nel tratto che va dal ponte sul fiume Esino fino all’esistente pista ciclabile che collega al mare. Dare impulso alla realizzazione del percorso ciclabile, anch’esso già previsto, nella zona di via Sant’Andrea. Incentivare la realizzazione di percorsi ciclabili all’interno dell’area Guardengo-Sellari di prossima creazione. Prevedere e realizzare, possibilmente, collegamenti tra i percorsi ciclabili. Rafforzare e consolidare la Commissione Chiaravalle-Ciclabile istituita nel 2003.
6. Una città che conservi la propria memoria.
La capacità di trasmettere alle future generazioni la memoria storica della nostra città, delle nostre radici antifasciste e solidali, è la migliore eredità che possiamo trasmettere ai nostri figli. La diffusione della cultura e della conoscenza rappresenta uno strumento essenziale per attuare tali politiche. Occorre invertire la rotta dando maggiori risorse alla cultura.
7. Una città che voglia bene al proprio territorio.
Il territorio non è infinito, la cementificazione selvaggia, l’accettazione di un vero e proprio saccheggio del territorio, come nella previsione di un megastore o l’adesione alla Quadrilatero, non porta ricchezza e progresso ma, al contrario, regala risorse e peggiora la qualità della vita. I nostri giovani hanno bisogno di buona e stabile occupazione non di ulteriore traffico, il commercio ha bisogno di politiche in grado di attrarre flussi di turismo e non della concorrenza sleale di inutili megastore. La salvaguardia del territorio si dovrà basare su strumenti prioritari di intervento che partano dalla valorizzazione, del recupero e riuso dell’edificato esistente, limitando le possibilità di nuova edificazione alla copertura della reale necessità; che prevedano aree per servizi pubblici alla cittadinanza (scuole, spazi aggregativi, il nuovo capolinea degli autobus), funzionali alle esigenze nuove ed emergenti dal mutato quadro sociale; che si relazionino strettamente e compiutamente con i Comuni limitrofi al fine di avviare una seria politica di copianificazione tesa ad evitare che gli altri comuni abbiano i benefici di logiche edificatorie e commerciali scaricandone su Chiaravalle i costi sociali.
8. Una città che preferisce investire sul risparmio energetico piuttosto che ridurre i servizi per i nostri cittadini.
Il pareggio di bilancio non si ottiene solamente con la riduzione dei servizi ma anche, ed in modo più efficace, con il contenimento dei costi. Una sana politica di risparmio energetico, che porti all’autosufficienza per le strutture pubbliche, fa bene non solo all’ambiente ma anche al bilancio comunale.
9. Una città in cui la politica torni ad essere servizio e volontariato.
Vogliamo risparmiare sui costi della politica, non sui servizi ai cittadini. Riteniamo che un’efficace politica di razionalizzazione delle risorse, di collaborazione e partecipazione possa favorire un miglior funzionamento della macchina comunale e nello stesso tempo superare una visione basata sui tagli ai servizi quale unico strumento per il pareggio di bilancio.
10. Una città che considera la politica della casa come una necessità per i propri cittadini e non come un’occasione di enormi profitti per i soliti noti.
Consideriamo prioritario attivarsi per non far più perdere, come purtroppo, è avvenuto in questi anni, i tanti finanziamenti regionali e provinciali (es. i c.d. piani casa) per rendere accessibile a tutti il diritto alla casa.
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