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mercoledì 5 novembre 2008

Riceviamo e pubblichiamo con piacere il comunicato stampa inviatoci dall'ANPI di Jesi


La sezione ANPI di Jesi esprime preoccupazione per il ripetersi di atti vandalici e intimidatori di matrice neofascista nella nostra provincia. L’ultimo di questi episodi, avvenuto in Ancona, con la deturpazione delle lapidi dei partigiani presso il cimitero di Tavernelle e con le svastiche comparse sui muri dell’edificio che ospita la sede regionale dell’ANPI è solo uno e il più eclatante di una lunga serie. Basta fare un giro per le strade di Jesi per rendersi conto di quanto siano diffusi, quasi ovunque, imbrattamenti simili.
In questo stato di degrado culturale e morale le scelte fatte dal Governo di centrodestra sono davvero molto pericolose, in quanto giorno dopo giorno stanno progressivamente smantellando la Costituzione e innescano reazioni di odio e xenofobia. A 70 anni dalla prima loro promulgazione, tornano, sotto altra forma, le leggi razziali: infatti il decreto Gelmini, oltre a tagliare drasticamente i fondi alla scuola pubblica, istituisce classi separate per i bambini immigrati e per quelli italiani. Tale politica è ben lontana dall’avviare un processo di integrazione nel nostro Paese e, di fatto, legalizza la discriminazione. Tali scelte avranno ripercussioni anche nella nostra città, dove già da tempo si evidenziano problemi di integrazione, soprattutto nei quartieri periferici dove risiedono immigrati e famiglie delle fasce sociali più deboli. L’ANPI chiede l’intervento delle Istituzioni al fine di scongiurare ulteriori discriminazioni, che ostacolano il processo dell’integrazione. La nostra associazione inoltre ritiene estremamente grave la scelta del Governo di stornare dal bilancio della Pubblica Istruzione 3 milioni di euro a vantaggio delle spese militari, considerato che con tale somma potranno essere inviati 4 cacciabombardieri in Afghanistan e sappiamo che da tempo, ormai, in questo paese le nostre truppe non svolgono più soltanto missioni di pace, contrariamente a quanto detto dal Ministro della Difesa La Russa in occasione delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della fine della prima guerra mondiale, celebrazioni costate almeno 750 mila euro, che potevano essere restituiti al bilancio della pubblica istruzione. La sezione ANPI di Jesi condanna fermamente le violenze squadristiche messe in atto a Roma in piazza Navona contro gli studenti che manifestavano pacificamente per il loro diritto all’istruzione e l’azione intimidatoria messa in atto da una quarantina di neofascisti nella sede della RAI contro la trasmissione "Chi l’ha visto?" e la sua conduttrice ed esprime viva preoccupazione per la "rimessa in campo" di Licio Gelli, personaggio tristemente noto per le sue dichiarate simpatie per il fascismo, capo della loggia massonica deviata P2, invischiato in tutte le più torbide vicende politiche italiane degli anni 80 e 90.

Jesi 4/11/08

Il Presidente dell'ANPI sez. di Jesi
Daniele Fancello

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